CICLICAMENTE IL PARCO REGIONALE DEL BEIGUA SALE ALLA RIBALTA NON SOLO PER LE BELLEZZE NATURALI, MA ANCHE PER IL GIACIMENTO DI TITANIO NASCOSTO NELLE VISCERE DEL MONTE TARINE'. CIO' NON VALE LA DISTRUZIONE DI UN'AREA PROTETTA E LA VITA DELLE PERSONE CHE CI VIVONO.

HASHTAG
#savetarinè



mercoledì 28 gennaio 2015

DUE PAROLE SUL CONVEGNO "GENOVA MANIFESTA"

AGGIORNAMENTO TITANIO
di Massimo Argo

Ieri siamo andati all'incontro " Genova Manifesta " promosso da La Maona, associazione culturale genovese. L'argomento che ci interessava era quello della miniera di titanio del bric Tarinè.
Il relatore su questo argomento è il giornalista Franco Manzitti, di cui se svolgete una ricerca in rete capirete meglio.
Il giornalista ha praticamente riportato a voce il suo articolo del 01\02\2013, Ovvero che siamo seduti su di una montagna di titanio, che l'argomento è tabù, che la regione non ne può discutere, che la miniera sarebbe a cielo aperto, e che vi sarebbero ricadute importanti per la popolazione e ovviamente un sacco di occupazione in questi tempi bui.
Sinceramente trovo quasi offensivo il riferimento alle " Popolazioni rarefatte ". e il riferimento continuo a pascoli, neve e natura incontaminata, quasi fosse un crimine stare in un parco naturale.
La chicca è stata però la citazione di uno " studio segreto " che lo stesso Manzitti non può divulgare, pena la sua estromissione dal seguire il progetto.
Ovviamente quasi nulli i riferimenti all'amianto.
In seguito sono intervenuto io legando la miniera al Terzo Valico poichè mi sembrano davvero molte le amalogie sia politiche che non.
In questo ambito è intervenuto il vice sindaco della Città di Genova Dott. Bernini il quale ha affermato pubblicamente che nelle rocce e negli scavi del Terzo Valico non è presente l'amianto...
ma soprattutto è intervenuto il sindaco di Urbe Fabrizio Antioci autore di un ottimo intervento, con basi e spiegazioni ben più valide delle mie.
Il sindaco ha argomentato il fatto dell'amianto, molto presente nel bric Tarinè e anche il fatto dei giacimenti norvegesi, molto più complessi di quanto spiegato da Manzitti. E fatto molto importante, una tale miniera inquinerebbe le acque che servono anche l'ovadese.
Insomma, un incontro utile per capire che le leve che useranno sono ovviamente i ricavi, in barba alle popolazioni rarefatte...
Ma noi ci siamo, ci sono soprattutto le popolazioni rarefatte che saranno ben determinate a non far passare questo scempio e noi le possiamo e dobbiamo aiutare.
A breve verranno presentate iniziative, chi vuole contatti me o Sonia Pesce per ulteriori info.
Specifico che io non sono il rappresentante delle popolazioni della valle, che pur essendo rarefatte si rappresentano molto bene da sole.
Sarà molto dura.
Alla prossima.

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